L’Industria 5.0 sembra essere la nuova frontiera dell’efficienza e della sostenibilità, promette di ridefinire il modo in cui le aziende operano, integrando tecnologia avanzata e attenzione all’impatto sociale e ambientale.
Per cogliere appieno i vantaggi di questa rivoluzione, è essenziale comprendere un concetto fondamentale: “non c’è 5 senza 4”.
In altre parole, senza una solida base di dati digitalizzati fornita dall’Industria 4.0, l’Industria 5.0 non può esprimere il suo pieno potenziale.
L’Industria 4.0 ha introdotto l’uso di sensori intelligenti per la raccolta dei dati, consentendo alle aziende di monitorare e analizzare le performance dei propri macchinari in tempo reale. Questo passaggio è di fondamentale importanza, poiché i dati raccolti costituiscono le fondamenta su cui si basa l’ottimizzazione energetica. Senza informazioni accurate e tempestive, è impossibile identificare inefficienze o prendere decisioni informate per ridurre i consumi.
Grazie alla sensoristica, anche i macchinari più obsoleti possono essere trasformati in fonti di dati preziosi, rendendo possibile la rilevazione di parametri chiave come:
- Numero di pezzi prodotti
- Consumi energetici
- Tempistiche operative
Queste informazioni, una volta digitalizzate, permettono un’analisi approfondita che mette in luce aree di inefficienza e opportunità di miglioramento.
La transizione verso l’Industria 5.0, priva dei dati forniti dall’Industria 4.0, si rivela quindi insufficiente per ottimizzare i consumi energetici in modo efficiente. È solo attraverso una solida infrastruttura di dati che le aziende possono realmente sfruttare le potenzialità dell’Industria 5.0, promuovendo un futuro più sostenibile e produttivo.