Nel lavoro la passione è una variabile importante.
È quella che ti spinge a dare il massimo, a continuare anche nei momenti di difficoltà, a godere infine di un lavoro semplicemente ben fatto.
Da un punto di vista più pragmatico non bisogna però dimenticare che un lavoro è tale solo se raggiunge il proprio principale obiettivo, che nella quasi totalità dei casi è fondamentalmente economico.
Come sta andando la nostra attività? Quali costi stiamo sostenendo? Qual è il nostro profitto reale?
Sono domande banali, ci rendiamo conto. Eppure le risposte non sono affatto scontate.
Per rispondere a queste domande è necessaria un’analisi costante e dettagliata di tutte le attività dell’azienda. È un processo che mette in gioco una mole di informazioni elevata, un’operazione complessa, tediosa e dispendiosa in termini di tempo: ecco perché sistematicamente la rimandiamo.
La passione può essere un’arma a doppio taglio.
Travolti dal nostro stesso entusiasmo, dalla voglia di fare, di completare velocemente i task, riserviamo poco o nessuno spazio all’analisi dei risultati. I costi e le scadenze ci sfuggono. Il rischio è perdere di vista la nostra reale redditività, per scoprire tragicamente che in molti casi la passione (o poco più) è la nostra unica reale ricompensa.
I moderni gestionali possono risolvere questo problema, tenendo traccia di ogni flusso economico, offrendo una panoramica immediata sui costi e sulla redditività di ogni singolo progetto. Per questo li riteniamo uno strumento ormai imprescindibile per chi voglia aumentare i propri profitti, gestire con intelligenza il proprio tempo e continuare a lavorare con passione.